BRUXELLES (Reuters) -La Germania, la Francia, l’Italia e altri dieci Paesi della Ue hanno unito le forze per investire nella tecnologia dei semiconduttori e dei processori, fondamentali per i dispositivi di connessione a Internet e per l’elaborazione di dati.
La quota europea del mercato globale dei semiconduttori da 440 miliardi di euro rappresenta circa il 10%, con il blocco che attualmente fa affidamento su chip prodotti all’estero.
Tale dipendenza da chip e altri prodotti stranieri venuta alla luce durante la pandemia di Covid-19.
I timori in materia di sicurezza di alcuni governi stranieri si sono aggiunti alle preoccupazioni per la dipendenza da chip stranieri utilizzati nelle automobili, nelle apparecchiature mediche, nei telefoni cellulari e nei sistemi di rete, nonch per il monitoraggio ambientale.
All’inizio di quest’anno, l’Unione Europea ha deciso di stanziare 145 miliardi di euro, pari a un quinto del Recovery fund per la ripresa economica dalla pandemia, per progetti legati al digitale.
I 13 Paesi hanno detto che lavoreranno insieme per rafforzare la catena del valore dell’elettronica e dei sistemi integrati europei.
“Ci richieder uno sforzo collettivo per mettere in comune gli investimenti e coordinare le azioni, da parte degli stakeholder sia pubblici che privati”, hanno detto i Paesi in una dichiarazione congiunta.
Il gruppo si metter in contatto con le aziende per formare alleanze industriali per la ricerca e gli investimenti nella progettazione e realizzazione di processori ed esaminer i finanziamenti per tali progetti.
Inoltre, presenter uno programma a livello europeo noto come Important Project of Common European Interest che consentir finanziamenti secondo norme pi permissive in materia di aiuti di Stato europei. Il gruppo cercher di stabilire standard e certificazioni comuni per l’elettronica.
I firmatari includono Belgio, Croazia, Estonia, Finlandia, Grecia, Italia, Malta, Paesi Bassi, Portogallo e Slovenia.
“Un approccio collettivo pu aiutarci a sfruttare i nostri punti di forza esistenti e ad abbracciare nuove opportunit, in quanto i chip per processori avanzati svolgono un ruolo sempre pi importante nella strategia industriale europea e nella sovranit digitale”, ha detto in un comunicato il commissario europeo per il Mercato interno, Thierry Breton.
((Tradotto da Redazione Danzica, in redazione a Milano Cristina Carlevaro, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614))